Intervista ai Lacuna Coil


In occasione dell’uscita dell’album “Broken Crown Halo” e del relativo tour, Vicente Ramirez ha fatto quattro chiacchiere con la frontwoman dei Lacuna Coil, miss Cristina Scabbia. Ecco l’intervista realizzata dai nostri colleghi di EMP Spagna! Prima di tutto, cosa ci racconti del super tour negli USA? Sta andando davvero alla grande, grazie. Sarà un tour piuttosto lungo (circa 3 mesi in totale), ma siamo talmente fieri del nostro nuovo album Broken Crown Halo che non vediamo l’ora di iniziare a promuoverlo. Dopo il Revolver Tour con Sick Puppies, Eyes Set To Kill e Cilver inizieremo a fare tour in veste di headliner, soprattutto nel Sud America tra Messico e Brasile, e dei grandi festival americani come Rock On The Range, Rocklahoma e Welcome To Rockville. Sarà un anno davvero impegnativo per i Lacuna Coil.
Come reagisce il pubblico americano di fronte ad una band europea come i Lacuna Coil, così lontana dagli stereotipi del Rock a stelle e strisce?
Abbiamo iniziato a fare tour negli USA nel 2000 e più consistentemente nel 2004. Siamo fortunati ad avere uno zoccolo duro di fan che ci ha seguiti per tutti questi anni e continua a farlo. Riceviamo sempre moltissimo amore dai fan americani, ci danno tantissimo supporto venendo ai nostri concerti e facendosi sempre sentire. Questa è la cosa che amiamo di più!
Il tour è iniziato prima dell’uscita del nuovo album. E’ una cosa piuttosto rara per una band. Avete cambiato la scaletta e la struttura dei concerti dopo l’uscita dell’album?
A essere onesti, è successo parecchie volte prima di questa, almeno per noi. Senza contare il fatto che ci sono band che partono in tour per promuovere anche un unico singolo, prima ancora che esca l’album, così che si trovino già sul palco al momento della pubblicazione ufficiale. Cambiamo sempre la nostra scaletta in base alla durata del concerto e ai gruppi con cui suoniamo. Abbiamo anche aggiunto 4 nuovi brani tratti da Broken Crown Halo alla nostra setlist. Ovviamente apporteremo ulteriori modifiche in futuro. Dopotutto, abbiamo ben 7 album da cui attingere!
“Broken Crown Halo”… Come definiresti questo lavoro? Ci sono stati cambiamenti all’interno della band con quest’album?
Non si tratta di un concept album, sebbene vi siano alcuni fili conduttori che legano i brani di Broken Crown Halo. Soprattutto l’aspetto cinematografico conferito dalle atmosfere dark, e a tratti epiche, e dalle metafore che abbiamo utilizzato nei testi, scegliendo personaggi dai film dell’orrore (vampiri, lupi mannari, zombie) per descrivere persone e diverse situazioni. Abbiamo anche pensato al fatto che ogni essere umano, ogni giorni, si prende cura del suo piccolo regno (sia esso un lavoro, una relazione, la vita stessa). E in veste di re o regina (ecco da dove viene la scelta della parola Crown), ciascuno protegge questo regno che rischia di essere attacato sotto ogni fronte, sia dalle persone e dalle loro azioni, sia dai naturali eventi che si susseguono nel corso della vita (la corona danneggiata, da qui la scelta della parola Broken). Questo album rappresenta l’evoluzione di Dark Adrenaline, più cupo e pesante, caratterizzato da un aspetto cinematografico ben più evidente.
Dopo averlo ascoltato, mi sono reso conto del fatto che, in quest’album, la tua voce risulta più dolce rispetto a quella dei lavori precedenti. E’ più controllata e pulita, senza tuttavia perdere la sua carica energica.
Grazie infinite! Ho sperimentato molto in Broken Crown Halo. Ad esempio, in “I Burn In You” sono salita molto in alto con la voce, ottenendo una sorta di grido “indiano”, mentre al contrario, in “Victims” ho cantanto in una tonalità veramente bassa, sfruttando le mie corde vocali in modalità mai usate prima (soprattutto quando canto la parte che fa “People told me I was weak, I told them I’ll never quit”). Amo giocare con la mia voce e raggiungere diversi livelli che, ad un primo ascolto, possono anche sfuggire per poi essere scoperti a poco a poco in seguito, soprendendo l’ascoltatore. Insomma, nulla è mai semplice come sembra.
Allo stesso tempo, il sound è decisamente più Rock e aggressivo, empatico ed incalzante senza tuttavia aver bisogno di aumentare la velocità della musica.
Si tratta sicuramente di un album più cupo rispetto a Dark Adrenaline e contiene molte reminiscene di quelle che sono state le origini dei Lacuna Coil. Siamo estremamente orgogliosi di Broken Crown Halo. Crediamo sial il disco più maturo a cui abbiamo dato vita fino ad oggi e un’ampia fetta dei nostri fan condivide questo pensiero. E’ il mix perfetto tra le nostre radici musicali (l’era di In A Reverie e Comalies) e le nostre influenze più moderne. Ogni pezzo può fare da colonna sonora ad un particolare momento della vita. Sono convinta del fatto che Marco Coti Zelati, il nostro bassista, abbia fatto davvero un incredibile lavoro con la stesura musicale di quest’album, in particolare con gli arrangiamenti tra sonorità acustiche ed elettroniche.
Uno dei brani che mi ha maggiormente colpito è “Die And Rise”. Si tratta di un tributo ai Korn e si differenzia notevolmente dalle altre tracce dell’album.
In realtà, pensavamo più ad un pezzo in stile Rob Zombie, un brano che potesse essere altamente Rock ma anche adatto ad un locale.
Anche l’ultimo brano, “One Cold Day”, mi ha stupito. Si tratta di una ballata dal ritmo lento. Sentendola ho pensato fosse un addio nei confronti di Pizza (Cristiano Migliore, n.d.t.) e Criz (Cristiano Mozzati, n.d.t.).
Cristiano e Criz hanno lasciato la band mesi dopo le registrazioni di Broken Crown Halo, per cui il pezzo non li riguarda. “One Cold Day” è dedicata ad uno dei membri fondatori dei Lacuna Coil, e grande amico, Claudio Leo, scomparso prematuramente lo scorso anno. E’ un classico per noi inserire una ballata nei nostri album, perchè ci piace poter regalare emozioni diverse con un unico disco. In “Dark Adrenaline” c’era “My Spirit”.
Per quale motivo Criz e Pizza hanno lasciato i Lacuna Coil dopo così tanti anni insieme?
Criz e Pizza hanno lasciato il gruppo per il profondo desiderio di apportare un cambiamento alle loro vite. Nessuna discussione, nessun astio tra di noi. Entrambi hanno pubblicato un messaggio per salutare il gruppo e assicurare i fan che tra noi le cose sono ok. Non hanno smesso di amare la musica, i Lacuna Coil e il fare parte di una band. Le motivazioni riguardano maggiormente la vita in tour, non è una cosa facile da gestire e posso capire che, dopo tanti anni, una persona senta la necessità di cambiare e provare qualcosa di diverso. Siamo tutti molto tranquilli, loro più sereni e noi più motivati che mai a continuare questo incredibile viaggio. Mi fa ancora strano non averli più insieme a noi, ma i songwriter fanno ancora parte dei Lacuna Coil, per cui tutto andrà bene.
Durante l’ultima intervista che ti ho fatto un paio di anni fa, si parlava di come la musica possa portare via tempo alla sfera della vita privata. Criz e Pizza hanno lasciato la band per motivi personali. Credi che non tutti siano pronti a sacrificare la propria vita privata per la carriera musicale?
La vita del musicista, e soprattutto la vita on the road, non è per tutti, questo è certo. Si è lontani da casa per lunghi periodi di tempo ed è difficile riuscire a trovare un equilibrio con la normale vita di tutti i giorni. Dipende tutto da quanto uno voglia davvero trovare un equilibrio tra le due sfere di ciò che ama. Alcune persone sono più forti e compatibili con questo stile di vita rispetto ad altre.
C’è qualcosa per cui lasceresti la tua vita a base di Rock ‘n Roll?
Il significato di questa domanda non mi è chiarissimo, ma se intendi sapere se esista qualcosa per cui lascerei questa vita, bè, non saprei cosa risponderti. In questo momento non mi viene in mente nessuna ragione valida per abbandonare la musica.
Nella maggior parte delle band con una frontwoman, finisce che la suddetta lasci il gruppo alla fine. Come riesci a tenere a bada gli uomini? E’ difficile per te?
No, direi che non è difficile. Probabilmente i ragazzi fanno più fatica a domare me! La verità è semplice: sono una di loro, quindi non mi è per niente difficile interagire e stare in tour con loro. Ci divertiamo da matti e i Lacuna Coil sono una specie di seconda famiglia per me. E’ per questo che non sento l’esigenza di avere una mia carriera solista. Ho la libertà di esprimermi al massimo in questa band e siamo molto amici anche nella vita di tutti i giorni. Cosa potrei volere di più?
Due estati fa, durante il Costa de Fuego Festival in Spagna, avete detto agli oltre 2000 fan presenti “Grazie di essere qui ad ascoltare noi, mentre ci sono i Guns ‘n’ Roses che si stanno esibendo sull’altro palco”. Siete rimasti sorpresi dalla risposta del pubblico?
E’ una cosa che ci ha davvero lusingato molto. “Competere” contro i Guns ch si esibivano sul palco principale è stata una vera sfida per noi. Vedere che tante persone sono comunque rimaste sotto il nostro palco ci ha resi davvero felici. Vogliamo ringraziare tutti i folli che ci hanno preferiti!
Come avrete constatato, avete un gran seguito qui in Spagna. L’ultima volta che vi siete esibiti qui è stato in occasione di un festival. E’ possibile che la Spagna rientri nelle tappe del vostro prossimo tour o non rappresenta un buon mercato per il vostro genere musicale? Sfortunatamente non dipende da noi ma da agenzie, promoter e manager. Può suonare strano, ma a meno che non ci si organizzi concerti da soli (e noi lavoriamo con un’agenzia), la band è sempre l’ultima a sapere dove e quando si terranno i concerti. Se ci capita di non suonare per lunghi periodi in alcuni paesi, ricordatevi che non dipende da noi. Sul nostro store online trovate l’ultimo album dei Lacuna Coil “Broken Crown Halo” in diverse versioni:
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